Rovigo Levico Rovereto 1919-2019

L’iniziativa intende riproporre la memoria e i valori che in passato hanno caratterizzato il dialogo culturale e civile tra il Polesine e il Trentino, consolidatosi già negli anni antecedenti la Grande Guerra con l’accoglienza di diversi esuli, provenienti soprattutto dal territorio di Rovereto.

Queste persone riunite nel gruppo denominato “Famiglia Trentina” di Rovigo, si attivarono per una forte proposta civile nel corso della guerra, curarono la pubblicazione del periodico mensile “Alba Trentina” e sollecitarono, alla fine del conflitto, la città di Rovigo e le Istituzioni polesane per un sostegno concreto alle famiglie di Rovereto e degli altri centri trentini distrutti dalla guerra. Animatore di questo impegno del Polesine a favore del Trentino fu don Antonio Rossaro di Rovereto, esule a Rovigo dal 1908, impegnato nel Polesine in molteplici attività, da direttore del settimanale diocesano a collaboratore dell’Accademia dei Concordi, da cooperatore pastorale a Ceneselli a direttore di “Alba Trentina”. Tornato dopo la fine della guerra a Rovereto don Rossaro diresse la civica Biblioteca della città e si impegnò per la realizzazione nella città trentina del Museo della guerra e della Campana dei Caduti, istituzioni volte a protrarre nel tempo la memoria delle fatiche e delle sofferenze ma anche la passione civile e la solidarietà che avevano caratterizzato i difficili anni di guerra ed avevano avvicinato alle città trentine i maggiori centri italiani e, tra questi, Rovigo. Nel 1916, infatti, sulla scia di iniziative avviate da alcune città per offrire la bandiera tricolore alle città redente, si stabilì che sarebbe stata Levico la città di riferimento per Rovigo, e venne istituito a tale riguardo il Comitato “Pro bandiera a Levico”. Dopo la fine del conflitto nel settembre 1919, rappresentanti del comune di Rovigo insieme ad una delegazione di studenti e di autorità si portarono a Levico per la consegna ufficiale della bandiera, proseguendo poi per gli altri centri del territorio. Nell’itinerario assunse rilievo culturale e civile la sosta a Rovereto, città che accolse gli ospiti, e particolarmente i giovani, con particolare calore.

Per ricordare questi episodi gli studenti dell’indirizzo classico ed artistico del Liceo Celio-Roccati di Rovigo nel corso dell’attività scolastica 2018-19, sotto la guida dei rispettivi insegnanti e di collaboratori esterni, hanno svolto ricerche d’archivio, esaminato documenti e bibliografie, giungendo a produrre testi, filmati, elaborati artistici finalizzati alla presentazione pubblica del legame tra il Polesine e il Trentino che avrà luogo il 16 ottobre a Rovigo in Accademia dei Concordi ed il 24 dello stesso mese a Levico e Rovereto.

PROGRAMMA

Interventi di benvenuto e saluti istituzionali

Anna Maria Pastorelli, dirigente Liceo "Celio-Roccati" di Rovigo e Raffaele Peretto, CPSSAE - Il progetto didattico Rovigo Levico Rovereto

Adriano Mazzetti, Biblioteca del Seminario Vescovile di Rovigo - Storie di ospitalità. La famiglia trentina a Rovigo tra Ottocento e Novecento

M. Lodovica Mutterie, Liceo "Celio-Roccati" - Studenti 5B Liceo Classico - Il piacere della scoperta. Don Rossaro in Polesine

Mirella Boso, Liceo "Celio-Roccati" - Gli elaborati artistici

Lucia Rodler, Università di Trento - Guerra ragazzi letteratura

Conclusioni Gianmario Baldi, Direttore Biblioteca "G. Tartarotti" di Rovereto


Biblioteca civica "G. Tartarotti"

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