Testimonianze: Storie trentine in Africa

Testimonianze: Storie trentine in AfricaAngela Adami, Katia Lorenzi, Valentina Balduzzi, Graziano Manica e Lorenzi Tomasi raccontano…

Maternità Armando Aste a Buyengero in Burundi
con Graziano Manica e Lorenzo Tomasi

Centro Sanitario Nostra Signora di Fatima a Orussi in Uganda
con Angelo Adami, Valentina Balduzzi e Katia Lorenzi

In Burundi
A Buyengero, nel cuore delle magnifiche colline verdi coltivate a thè, nel 1990 il missionario saveriano trentino Padre Modesto Todeschi assieme al compianto padre Bepi De Cilia nel 1990 fondano la parrocchia di Buyengero. Padre Modesto come parroco e padre Bepi come costruttore. Il 30 settembre del 1995 nel corso delle guerra civile “hutu contro tutsi” scocca l'ora della vendetta. Gli uomini armati entrano nell'abitazione dove sono riuniti i padri italiani. Li prendono, li spintonano, li fanno inginocchiare nella sala da pranzo, appoggiano la canna del fucile sulla tempia di Aldo Machiol (65 anni) e Ottorino Maule (53 anni) e fanno partire due colpi, uccidendoli. Per Katina Gubert (74 anni) ci sarà anche un proiettile nel petto! Katina Gubert era una volontaria trentina originaria del Primiero.
Nel 2014 la nostra Associazione onora la loro memoria e missione costruendo il Centro Sanitario dedicato a Aldo Marchiol, Ottorino Maule e Catina Gubert e inaugurando nell’ottobre di quest’anno la Maternità dedicata ad Armando Aste, il noto scalatore roveretano!
Dalla voce di Graziano Manica, amico di Armando Aste e di Lorenzo Tomasi, nostro responsabile del Centro Sanitario che hanno presenziato alla inaugurazione rivivremo questi momenti.
In anteprima sarà proiettato un breve filmato sull’inaugurazione della Maternità che farà parte del film-documentario (in fase di montaggio) “Il cercatore di infinito” di Andrea Azzetti e Federico Massa dedicato alla figura di Armando Aste, un alpinista roveretano forte e capace, un cittadino spigoloso ma carico di umanità, un uomo sempre pronto a dedicarsi al bene della comunità e della famiglia.
In Uganda
Nel cuore della cosiddetta “perla africana”, sulle montagne ugandesi confinanti con la Repubblica Democratica del Congo, prende vita nel 1985 una storia di solidarietà trentina. Su iniziativa del medico missionario roveretano Carlo Spagnolli viene infatti posta la prima pietra per la costruzione del Centro Sanitario “Nostra Signora di Fatima” di Orussi. Lavorando nell’ospedale di Angal, il dr Spagnolli si accorge della necessità di dover creare un’ulteriore struttura sanitaria, dedicata ai genitori Giovanni e Angela Spagnolli, che permettesse anche alle persone dei villaggi più lontani di ricevere in tempo delle cure appropriate.
…. da queste premesse inizia, dunque la realizzazione di tale struttura anche grazie alla comunità locale, che si è impegnata con una piccola somma di denaro, nella costruzione con pali di eucalipto per il tetto, con sabbia, ghiaia e pietre per le fondazioni. Tutto questo grazie anche al sostegno finanziario del Gruppo Missionario di Folgaria (GMF) guidato a quel tempo da Luigino Rella che con il suo entusiasmo e la sua dedizione coinvolge le Casse Rurali della Vallagarina.
Nel 2014 prosegue l'esperienza di solidarietà trentina con le infermiere Angela Adami e Katia Lorenzi e l'ostetrica Valentina Balduzzi, le quali trascorrono 6 mesi ad Orussi. “Inutile dire che si è trattato di un'esperienza estremamente ricca sia in termini di valori umani che professionali.”
Angela. Katia e Valentina porteranno la loro testimonianza.
La nostra Associazione sostiene l’attività sanitaria quotidiana del Centro


Associazione Spagnolli Bazzoni onlus
38068n Rovereto TN

ASSOCIAZIONE SPAGNOLLI BAZZONI ONLUS