Breviario Partigiano | Ribelli al confino

La mostra è accompagnata da una graphic novel scritta e disegnata da Maurizio Ribichini rivolta alle giovani generazioni.

Ribelli al confino

a cura di ANPPIA nazionale in collaborazione con il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione-isole di Ventotene e Santo Stefano, consulenza storica e testi: Anthony Santilli

Una mostra itinerante per raccontare cosa è stato il confino di polizia in Italia dalla sua istituzione nel lontano 1926 fino alla fine del regime fascista e le diverse forme di opposizione che le vittime di quella misura elaborarono all'epoca.

Particolare attenzione è dedicata ad uno dei luoghi simbolo della memoria del Novecento: l'isola di Ventotene. La sua storia è legata all'elaborazione del testo "Per un'Europa libera e unita" conosciuto come il Manifesto di Ventotene scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, in cui immaginavano una nuova Europa luogo di pace e di incontro tra nazioni e popoli diversi, relazioni tra culture basate sulla libertà e la democrazia. Altri confinati furono Sandro Pertini, Umberto Terracini, Giuseppe Di Vittorio, Camilla Ravera, Adele Bei,...

La mostra è accompagnata da una graphic novel scritta e disegnata da Maurizio Ribichini rivolta alle giovani generazioni.

Inaugurazione mostra martedì 15 ottobre ore 17.30

Dal 15 ottobre al 9 novembre 2024

Urban Center Rovereto, Corso Rosmini, 58

Orari: dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00

sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00

Per visite guidate fuori orario telefonare al 3386496068 oppure rovereto.anpi@gmail.com

Martedì 29 ottobre ore 17.30

Urban Center, Rovereto Corso Rosmini 58

Presentazione del libro di Sandro Schmid

"Ferdinando Tonon. Il partigiano Marin e la resistenza nella piana rotaliana e Val Di Cembra"

Ferdinando Tonon, con altri trentini, fu confinato a Ventotene


A.N.P.I. Rovereto-Vallagarina

Via Portici, 22

38068 Rovereto

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA
CENTRO PACE, ECOLOGIA E DIRITTI UMANI