Corpi che contano
Nadeesha Uyangoda presenta il suo libro: Corpi che contanoE' possibile inseguire il proprio sogno senza perdere la parte più autentica di sé stessi? Sfuggire a un destino già scritto senza che questo finisca per bruciarci? Francesco cresce nella periferia di Milano, figlio di meridionali e con il sogno di scrivere: un ragazzo ai margini di un paese ai margini. O almeno questa è la sua sensazione per dieci mesi l’anno, finché non arriva l’estate e lui torna con i genitori in Basilicata, dove la vita sembra più autentica. Lì le costrizioni della città si trasformano in libertà: ci sono i nonni – nonna Luisa, la rimediante del paese –, i campi, e soprattutto c’è Luciano, il cugino con cui mungere vacche, pascolare pecore, lavorare la terra e sfrecciare sulla Vespa rossa truccata. È con lui che Francesco impara a fumare, a guidare la macchina, ad ascoltare il proprio corpo. Eppure Luciano considera sbagliato emigrare, come ha fatto il padre di Francesco: per lui contano solo la fedeltà alle origini e la solitudine della campagna. E se al Sud c’è la libertà, la vita che esiste e basta, Francesco al Nord si imbatte in un duplice omicidio di mafia, vede morire dei passanti innocenti. Ma il Nord è anche il luogo in cui scopre l’amore, dove fa i conti con un padre per il quale i sogni non sono che illusioni, dove incontra un professore-poeta che cambia il suo modo di guardare sé stesso e gli altri. Il luogo dove inizia a credere di poter davvero realizzare il suo sogno, che è la chiave, forse, con cui ricomporre la frattura dei due mondi che si porta dentro. Con la sua voce inconfondibile Giuseppe Catozzella ci narra un appassionante romanzo di formazione che è al contempo lucido romanzo sociale. Il fiore delle illusioni è la storia del rapporto fra due cugini, fra due Italie, ma anche della resa dei conti con la parabola del sogno, con quella di un Paese: la promessa nella generazione dei nonni, la piena realizzazione materiale in quella dei padri, e quanto ora rimane ai figli. E la scoperta, dopo tutto, che vivere a metà non è vivere.
Giuseppe Catozzella ha pubblicato il libro in versi La scimmia scrive e i romanzi Espianti (Transeuropa, 2008), Alveare (Rizzoli, 2011; Feltrinelli, 2014), da cui sono stati tratti molti spettacoli teatrali e a cui è liberamente ispirato il film L’assalto, Non dirmi che hai paura (Feltrinelli, 2014; vincitore del premio Strega Giovani 2014; finalista al premio Strega 2014 e all’IMPAC Dublin Literary Award; vincitore del premio Carlo Levi 2015), tradotto in tutto il mondo e da cui è stato tratto il film omonimo, uno spettacolo teatrale-musicale con le musiche di Peter Gabriel e una suite per orchestra diretta dal Maestro Riccardo Muti, Il grande futuro (Feltrinelli, 2016; vincitore del premio Giordano Bruno), E tu splendi (Feltrinelli, 2018; vincitore del premio De Lorenzo e del premio Albatros Città di Palestrina) e, per Mondadori, Italiana (2021; vincitore del Prix Littératures Européennes 2023 e del Premio internazionale Alessandro Manzoni; miglior romanzo italiano del 2021 per i lettori di “Robinson-la Repubblica”; finalista al Prix Le Parisien 2023), che diventerà presto una serie tv. In seguito alla pubblicazione di Non dirmi che hai paura, Giuseppe Catozzella è stato nominato dall’Onu Goodwill Ambassador Unhcr.
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